Combattere il dolore con i campi magnetici.
Il dolore è una delle più terribili conseguenze delle patologie tumorali. Contenere e ridurre il dolore è la condizione sine-qua-non per offrire alle persone ammalate una migliore condizione di vita.
Un imperativo etico a cui Elemaster ha dato risposta dando vita ad un progetto il cui obiettivo è la realizzazione di un’apparecchiatura sperimentale prototipale la cui funzionalità consiste nel somministrare una terapia antalgica integrata frutto della sinergia tra farmaci (metodologia corrente) e l’applicazione di campi magnetici.
Origini del progetto
La metodologia che Elemaster sta sperimentando si basa su ricerche condotte passato da diversi ricercatori basate su evidenze che hanno dimostrato come campi magnetici applicati localmente sono in grado di attenuare la percezione del dolore. Le apparecchiature utilizzate nella passate sperimentazioni erano di tipo elettrotecnico; di conseguenza le operazioni erano gestite completamente a mano tramite manopole, le apparecchiature erano quindi prive di automazione, di software e di algoritmi per regolare i flussi magnetici.
Il progetto di ricerca Elemaster con il cliente è quindi focalizzato a trasformare un prototipo elettrotecnico in un apparecchiatura dotata di software che possa garantire le prestazioni e registrare i parametri sperimentali affinchè sia possibile controllare l’andamento della terapia e misurare i risultati ottenuti.
Da analogico a digitale
La nuova apparecchiatura è stata quindi trasformata da analogica a digitale. Consta di un computer e diversi software. Questi ultimi pilotano l’intensità di corrente/frequenza che alimenta le due bobine collocate sul corpo del paziente che generano il campo magnetico. Il campo magnetico agisce sullo spin degli elettroni che governano l’ossidazione all’interno delle cellule agendo anche sull’infiammazione della massa tumorale e di conseguenza sul suo sviluppo.
Oltre all’effetto antalgico, i campi magnetici hanno influenza sulle cellule tumorali: si ipotizza che possano rallentare la loro proliferazione venendo così ridotta la velocità di crescita della massa tumorale.
Status del progetto
Elemaster ha costruito un primo prototipo e lo ha sottoposto a test in laboratorio allo scopo di valutare la regolazione dei parametri elettromagnetici, il posizionamento delle bobine sul corpo del paziente e la gestione dei cicli dei trattamenti per le cure palliative. La fase di sperimentazione clinica non è stata ancora avviata. Il nuovo apparecchio costituisce una novità a livello europeo: a tutt’oggi non esistono apparecchiature digitali complete per la sperimentazione Il progetto Elemaster ha dunque i caratteri di esclusività e originalità concettuale. Al di là dei risultati clinici, restano da approfondire gli aspetti relativi alle bobine e agli effetti radianti del campo magnetico. Quest’ultimo aspetto è stato sino ad oggi studiato solo in modo empirico e non si dispone ancora di una conoscenza approfondita della distribuzione del campo magnetico nell’area dove il paziente viene fatto accomodare. L’area è composta da un lettino amagnetico sul quale è steso il paziente; sul quale sono collocate le due bobine, una superiore e l’altra inferiore, le quali formano linee di flusso magnetiche che si accoppiano. I campi magnetici (uno statico, l’altro dinamico) hanno una serie di posizionamenti che, per intensità e frequenza, possono agire diversamente anche in funzione della loro distanza dal paziente. Questo aspetto sarà oggetto di ulteriori studi e verifiche con l’obiettivo di comprendere le modalità e i parametri attui a colpire la massa tumorale nel modo più efficace.