Il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, ha assistito alla sperimentazione di un prototipo di ventilatore che potrà essere utilizzato per l’emergenza coronavirus. Lo sta sperimentando l’azienda Elemaster di Lomagna che è capofila del progetto ‘Milano Ventilatore Meccanico’. Iniziativa di ricerca internazionale che coinvolge più di venti realtà scientifiche compresa l’Università di Milano-Bicocca.
L’azienda della famiglia Cogliati, dal 1978 è specializzata nella progettazione e sviluppo di tecnologie elettroniche.
“La forza della genialità dei nostri scienziati e dei nostri imprenditori – ha commentato Fabrizio Sala – ci ha permesso di rispondere con tempestività al bisogno di apparecchiature che in questo momento di emergenza sono di fondamentale importanza perché salvano le vite”.
Capacità di fare rete
“In questa emergenza coronavirus sta emergendo – ha proseguito – la capacità di fare rete anche nel mondo della ricerca. Le nuove scoperte o comunque la straordinaria mobilitazione del ondo scientifico per contribuire a fronteggiare l’epidemia trovano una pratica dimostrazione in questo progetto curato da Cristiano Galbiati (professore a Princeton University e GSSI) che con il ricercatore Federico Nati ha lavorato alla messa a punto del dispositivo presso la ditta Elemaster di Lomagna”.
La tecnologia utilizzata per questo progetto è open source, in modo che sia facilitata la riproduzione industriale in ogni parte del mondo. Il prototipo è pronto e ha superato la prima messa in prova. Regione Lombardia in campo per autorizzazioni.
Regione Lombardia sostiene gli aspetti autorizzativi per accelerare i tempi in vista dell’utilizzo del respiratore artificiale in Italia, azione svolta in coordinamento con Giuseppe Gorini, direttore del dipartimento di Fisica ‘Giuseppe Occhialini’.
“Realizzare un respiratore artificiale con componenti meccanici ed elettronici facilmente reperibili sul mercato è – spiega il professore – il nostro obiettivo in questo momento di crisi pandemica. Un modello semplificato ma con una buona affidabilità, adatto all’uso”.
E all’ospedale San Gerardo di Monza è stato condotto il test sul simulatore di respirazione nei laboratori diretti dal professor Giuseppe Foti del dipartimento di Medicina dell’Università di Milano-Bicocca.