Un prototipo di ventilatore da utilizzare per l’emergenza COVID-19: questo il lavoro che sta realizzando l’azienda Elemaster di Lomagna, capofila del progetto “Milano Ventilatore Meccanico”. Un’iniziativa di ricerca dal respiro internazionale, che coinvolge più di venti realtà scientifiche di tutto il mondo, compresa l’Università di Milano-Bicocca.
Elemaster, specializzata dal 1978 nella progettazione e sviluppo di tecnologie elettroniche, è riuscita a rispondere con grande tempestività al bisogno di apparecchiature che in questo momento di emergenza sono di fondamentale importanza per tutta la Lombardia e i propri cittadini. In questi giorni emergendo la grande capacità di fare rete, anche nel mondo della ricerca, della Lombardia e di tutta l’Italia: la straordinaria mobilitazione del mondo scientifico per contribuire a fronteggiare l’epidemia trovano una pratica dimostrazione in questo progetto curato da Cristiano Galbiati (professore a Princeton University e GSSI) che con il ricercatore Federico Nati ha lavorato alla messa a punto del dispositivo presso la ditta Elemaster di Lomagna.
Si tratta di una tecnologia open source, facilmente riproducibile a livello industriale in ogni parte del mondo. Il prototipo è pronto e ha superato la prima messa in prova, ora tocca a Regione Lombardia, che sostiene gli aspetti autorizzativi, accelerare i tempi in vista dell’utilizzo del respiratore artificiale in Italia, azione svolta in coordinamento con Giuseppe Gorini, direttore del dipartimento di Fisica “Giuseppe Occhialini”.
Nel frattempo all’ospedale San Gerardo di Monza è stato condotto il test sul simulatore di respirazione nei laboratori diretti dal professor Giuseppe Foti del dipartimento di Medicina dell’Università di Milano-Bicocca, con ottimi risultati: la tecnologia lombarda sembra proprio essere pronta a scendere in campo contro il COVID-19.